Parma, 25 Maggio 2024
Si è svolto questa mattina, presso l’Hotel Parma & Congressi, “ParmAutismFriendly”, un incontro di analisi e confronto dedicato al tema dei disturbi da spettro autistico, voluto e organizzato da Civiltà Parmigiana.
L’appuntamento, che ha coinvolto varie associazioni del territorio, tra cui rappresentanti di Parma Aut, Angsa, Progetto Itaca e N.U.P.A., e numerosi cittadini interessati a conoscere meglio un argomento e un problema che si fa sempre più sentito nelle nostre famiglie.
“Abbiamo scelto di dedicare un incontro a questa complessa sindrome – spiega Maria Federica Ubaldi, capogruppo in Consiglio Comunale di Civiltà Parmigiana – perché sono i numeri che ce lo chiedono, i casi diagnosticati sono in continuo aumento ed è importante che questo tema venga portato all’attenzione di tutta la comunità e dell’Amministrazione comunale. E sollecitarla in questo senso, sarà il nostro compito”.
Dopo i suoi saluti introduttivi, la parola è subito passata alla dott.ssa Marta Godio, referente del Centro per la Diagnosi, la Cura e lo Studio dei Disturbi della Comunicazione e della Socializzazione di Parma, il cui intervento è partito da una panoramica della situazione attuale nel mondo per arrivare ai numeri del nostro territorio. La dottoressa ha anche ricordato che il disturbo dello spettro dell’autismo è un disturbo del neurosviluppo le cui cause sono a tutt’oggi sconosciute e che molti aspetti restano ancora da chiarire, dal momento che ogni caso sembrerebbe avere sfaccettature diverse. Studi effettuati hanno identificato casi di spettro autistico con una media di 1 su 100 a livello mondiale, mentre il trend della provincia di Parma parla di un +138% dal 2015 al 2022 (pazienti in carico a NPIA Parma con diagnosi F84 Disturbi evolutivi globali).
Per affrontare l’argomento nella sua quotidianità e cercare di sciogliere alcuni nodi portando idee e spunti, sono stati creati tre tavoli di lavoro sul tema con approfondimenti dedicati ad Infrastrutture, Partecipazione e Scuola. Tantissime le proposte nate dal confronto, sintetizzabili in due chiare consapevolezze e necessità: la creazione di una società sempre più educata e pronta all’inclusività e di una rete attiva tra famiglie, caregiver e Istituzioni.
Ogni tavolo ha inoltre sottolineato esigenze diverse e presentato soluzione concrete: se nel mondo scuola si è evidenziata l’esigenza di fondi per la formazione di insegnanti di sostegno e per l’acquisto di adeguati materiali didattici, l’area Infrastrutture ha lamentato l’assenza nella nostra città di un ambulatorio dedicato alla disabilità e di strutture diurne e di ricovero di sostegno alla famiglia. Varie e molto pratiche anche le indicazioni nate dal tavolo della Partecipazione, in prospettiva di una città dove tutti abbiano le stesse possibilità di vivere: la presenza di cartellonistica CAA, l’abbattimento delle barriere sensoriali, dedicando in occasione di eventi culturali e sportivi, dove possibile, alcuni spazi a particolari esigenze, l’ideazione di un bollino Autism-friendly da assegnare agli esercenti e, fondamentale, un sito informativo dedicato, che mappi in maniera dettagliata tutte le offerte che Parma propone alle persone con spettro autistico e magari anche ai turisti che possano essere interessati. E infine, ricordato e atteso da tutte le parti e Associazioni, si è parlato di una nuova figura di Disability Manager, come filtro tra Comune e famiglie, ruolo presentato già in tutti i programmi elettorali e, a oggi, ancora latente.