Parma, 16 Settembre 2024
Le politiche educative e scolastiche sono temi che vanno affrontati con delicatezza e sensibilità straordinarie che richiedono conoscenza della materia, modernità di pensiero, reattività e flessibilità di risposte e soluzioni.
La sbrigativa replica dell’assessora Bonetti a legittime richieste e giustificati rilievi di genitori di bimbi che frequentano la scuola Rodari oltreché essere inaccettabile per la supponenza quasi liquidatoria della problematica posta, racchiude superficialità. Non sarebbe il caso di interrogarsi sulle ragioni per cui non si è raggiunto il numero minimo di iscrizioni a questi servizi così essenziali? aumento dei costi, poca chiarezza delle informazioni ricevute dalle famiglie?
In una moderna attività didattica il pre e post scuola e i servizi accessori sono attività che oggi fanno la differenza in tante famiglie che devono abbinare le esigenze lavorative con la vita scolastica dei figli e le difficoltà economiche.
Tutto ciò si regge su equilibri molto precari che possono essere spezzati se una amministrazione non e’ performante nelle sue mansioni e nelle sue competenze.
Elaborare un regolamento centralizzato, rigido e unico per tutte le scuole di Parma che fissa in 20 unità un numero minimo di iscritti per l’attività di pre-scuola indipendentemente dal numero degli alunni frequentanti è discriminatorio.
Gli strumenti di gestione e organizzazione, infatti, dovrebbero sempre tenere conto delle diverse caratteristiche e requisiti di ogni singolo istituto e dei suoi relativi numeri lasciando quindi spazi e libertà per integrazioni, aggiornamenti e adeguamenti personalizzati e specializzati.
A completamento di tutto, riteniamo non essere secondario né irrilevante consegnare ad istituti scolastici e bambini strutture adeguate e poter utilizzare spazi all’aperto indispensabili alle loro attività e alla loro crescita, come avviene sempre nella scuola Rodari che, dopo 2 anni dall’avvio dei lavori, non può ancora usufruirne nonostante le tante promesse.